domenica 17 febbraio 2013

Wingate & Finchley-Margate

Articolo: Massimo Corsini
Foto: Guido Plano

Dopo oltre un lungo ed interminabile mese di assenza tornano le nostre incursioni nel mondo della Non-League. Nelle ultime settimane fra Fa Cup e partite rinviate eravamo sempre stati costretti a dare forfait. Fra il fitto programma di questo sabato, scegliamo di andare a Finchely, per Wingate & Finchley – Margate, un vero e proprio testa coda con gli ospiti nettamente favoriti dai pronostici della vigilia.
Il viaggio è breve, Finchley, anzi, per la precisione West Finchley, si trova in zona 4 sulla Northern Line della Tube, ovvero una delle linee più affascinanti di tutta l’Underground londinese, vuoi per i nomi suggestivi delle sue fermate, vuoi per l’architettura inizio XX secolo delle sue stazioni. Così da London Bridge, con una mezzora di viaggio siamo a West Finchley.
THE STATION. L’arrivo non tradisce le aspettative, la stazione sembra uscita dalla sceneggiatura di “Thomas & Friends”, chi legge ed ha dei bambini sa di cosa parlo, per gli altri c’è Zio Google! Atmosfera tipica del London saturday, strade pressoché deserte, è ancora molto presto ci incamminiamo verso il centro di Finchley. Quartiere molto residenziale, a prevalenza Ebraica e notiamo anche un insolita presenza numerosa i luoghi di culto. La zona è bella ben curata anche se hanno una gran fissazione con gli Oblò, ci sono un sacco di case con le finestre tonde che ricordano i boccaporti delle navi, chissà perché!
BETTING. Siamo alla frenetica ricerca di un’agenzia di scommesse che stranamente non riusciamo a trovare, di solito appena fuori dalle stazioni, insieme al “Piri-Piri” chicken take away, un Ladbrokes, o qualcosa di simile, stavolta dobbiamo camminare un po’ di più per buttare le nostre 2 sterline settimanale, si avete letto bene, buttare, generalmente scommettiamo con il cuore più che con la ragione, e quindi non vinciamo mai!
TALLY HO PUB. Trovato a fatica il posto dove scommettere si cerca un pub, oggi si unisce l’utile al dilettevole, perché parte il “Six Nation” di Rugby e così mangiare vuol dire anche vedere la partita. Siamo fortunati perché ne troviamo un bellissimo sia esternamente, che internamente, molto British e poi fa parte del gruppo Whetherspoon, dove il rapporto qualità prezzo è garantito. Accanto a noi si siedono 2 coppie non più giovanissime, si tolgono la giacca e……..indossano la maglia del Margate(!), poi si siedono e per passare il tempo tirano fuori una scatolina di legno con le pedine del Domino ed iniziano a giocare, mi chiedo in che anno siamo, forse ci è successo come a Benigni e Troisi e siamo nel 1400 quasi 1500, poi inizia Galles-Irlanda ed il Six nation e capisco che siamo salvi.
HARRY ABRAHMS STADIUM. Dopo quattro, diciamo otto passi arriviamo allo stadio, una mezza delusione, prima di tutto si paga ma non ci danno il biglietto cosa conserviamo adesso noi? Poi entrati dentro l’unica particolarità è la tribuna principale “double-face”, se ti siedi da un lato vedi il campo di calcio, dall’altro quello di Rugby. Per il resto però è lontanissima dal campo e sorridiamo quando vediamo che in passato le panchine erano dentro la tribuna, per entrare in campo un sostituto doveva prendere l’autobus. Sorridiamo, ma è un sorriso diverso, quando invece leggiamo una targhetta ad un seggiolino. Il posto è dedicato ad un tifosissimo del Wingate & Finchley deceduto qualche anni fa, ma che non si perdeva una partita della sua squadra proprio da quel posto, e come spesso capita il club ha voluto ricordarlo. Per il resto lo stadio è una delusione, sembra più un centro di allenamento, con le siepi, si ben curate, e piccoli prati intorno al campo, manca il club-shop, le tribuni oltre a quella principale, non si possono certo definire tali, solo due-tre gradini di Terrace mal coperti. La club-house è si grande, ma piuttosto spoglia e con la particolarità di una tv che trasmette con colori tutti suoi, il bianco ad esempio non è contemplato e si trasforma in grigio scuro.
LA PARTITA. Attendiamo l’inizio facendo i raccattapalle al Margate che si allenano dietro la nostra porta, siamo Ball-boys per un giorno, per fortuna non c’è il Chelsea ed Hazard nei paraggi. I 90’ di gioco sono una sorpresa. I padroni di casa dominano il primo tempo che chiudono in vantaggio 1-0 grazie ad un errore colossale del portiere Holloway che non trattiene un innocuo tiro dalla distanza, la palla passa fra le gambe del numero 1 del Margate fra l’ilarità generale. Gli ospiti sono irriconoscibili rispetto alla squadra che avevamo visto vincere ad Hampton. Si alza anche un vento fastidiosissimo che ci fa auspicare una fine veloce della partita, soprattutto a Guido che visto il solicchio, non aveva la giacca! All’intervallo prendiamo un thè rigorosamente amaro, finiti i cucchiaini per lo zucchero, così come le patatine fritte che avrei mangiato volentieri (Stadio proprio bocciato, in tutto!). Nella ripresa il Margate ci prova, ma niente da fare, i padroni di casa si difendono con ordine e portano a casa una vittoria insperata. Noi torniamo alla stazione, felici di aver fatto ritorno nel mondo del calcio dilettantistico Inglese. alla prossima!

































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