Articolo e Foto di Guido Plano
Il 28 Maggio del 2002 con una sentenza a dir poco scandalosa , figlia
dei milioni di sterline invenstiti malamente da presidenti e
“imprenditori” alla ricerca del guadagno facile attraverso il calcio ,
il Wimbledon della famosa “ crazy gang ” , della grandissima vittoria in
FA Cup contro il temibilissimo Liverpool , cessò di esistere .
O per
meglio dire il tutto fù trasferito 120 km più in sù a nord di Londra ,
ovvero Milton Keynes , una delle 32 new towns costruite tra il 1946 e
il 1971 in tutta l'Inghilterra per evitare il sovraffolamento delle
grosse metropoli come Londra , Birmingham , Manchester .
Il nuovo
presidente del FC Wimbledon portò con sè oltre al nome del glorioso
Wimbledon , anche il nickname , colori sociali ma soprattutto anche
tutti i cimeli conquistati in tanti anni di battaglie dalla loro
fondazione nel lontano 1889.
Ovviamente i tifosi dello storico
Wimbledon , dopo anni e anni di proteste , dovettero arrendersi di
fronte la legge , rimanendo così effettivamente per la prima volta nella
loro vita senza una squadra locale , poiché era inconcepibile per loro
tifare una squadra che seppur con lo stesso nome , non era più
ovviamente la “ loro ” , quella del calcio amatoriale al Plough Lane ,
del miracolo di Dave Bassett e della finale vinta contro il Liverpool.
Neanche
il tempo di leccarsi le ferite , che dopo un consiglio tra tutti i
tifosi , stanchi di lottare fuori il campo di gioco , decisero di
formare un nuovo club , l'AFC Wimbledon , in tempo per iscriverla alla
stagione successiva ( 2002/2003 ) della Combine Counties League ( nono
livello della piramide del calcio inglese ) .
Qualcuno pensa che la
sigla AFC che precede il nome del club non significhi realmente
Association Football Club , ma bensì A Fans' Club ,e per di più la data
di costituzione della squadra nei moduli riempiti e consegnati alla
Football Association , fu il 1889.
Tutto questo voleva ribadire che
l'AFC Wimbledon non era una società diversa figlia del Wimbledon FC ,
ma il Wimbledon vero e proprio.
Dopo anni di sofferenze adesso l'AFC Wimbledon milita nel campionato di League 2 , una categoria sotto il Milton Keynes Dons .
Si
proprio Milton Keynes Dons , perchè dopo anni di battaglie e tira e
molla con i tifosi del Wimbledon , decisero di restituire i trofei e di
cambiare il nome da “Wimbledon FC “ in “ Milton Keynes Dons “ ,
mantenendo solo il vecchio nickname Dons , accettando altresì di non
rivendicare alcun legame con la storia del Wimbledon FC.
Ho deciso
di scrivere queste righe di premessa perchè per chi non segue
assiduamente il calcio inglese o ha iniziato ad appasionarsi solo di
recente , MK Dons contro AFC Wimbledon potrebbe significare solo un
incontro di FA Cup , quando invece sotto c'è una rivalità molto profonda
, ovviamente mai sfociata in violenza , ma che ha provocato
l'indignazione da parte di tutti i tifosi del calcio , a prescindere da
quale squadra essi tifano.
Ed uno di quei tifosi sono io , che seppur
fedele ai miei colori da molti anni , provo una grande simpatia per i
“Dons” , i veri Dons ovviamente e provando una certa antipatia per i MK.
Per
questo appena finiti i draw di FA Cup , noto con piacere che se MK e
Wimbledon dovessero vincere , si scontrebbero nel secondo turno di FA
Cup.
Ovviamente entrambe le squadre vinsero i replay , così venne decisa anche la data del 2 Dicembre ore 12.30 a Milton Keynes.
Ovviamente
con il compagno di viaggio Massimo comprammo subito i biglietti
rigorosamente settore away , e devo dire che ogni giorno guardavo la
buca delle lettere per trovare finalmente i biglietti , che arrivarano
solamente 1 giorno prima della partita .
Organizzato il tragitto per
raggiungere MK , si parte la mattina presto ovviamente dopo un venerdì
notte di baldoria e con tanta birra in corpo da far evoporare durante
il tragitto .
Abitando vicino Wimbledon incontro già sulla tube molti
tifosi dei Dons , con cui si scambia pacche sulle spalle e sorrisi ,
poiché ho deciso anche io di indossare in onore dei Dons la sciarpa
giallo-blu , e la stessa situazione si ripresenta sul treno verso MK .
Arrivati
a MK la stazione è controllata in maniera capillare da tanti bobbies ,
accorsi per ordine pubblico in occasione della partita , ma al di là di
qualche coro simpatico dei tifosi Dons , non succede nulla di grave.
Usciti dalla stazione di MK , ci accorgiamo quale orribile città è stata costruita .
Essendo abituati a girare per città medievali , storiche , antiche o comunque piene di storie , MK è l'esatto opposto.
Tutto
è nuovo , dai pub alla stazione , dall'edicola alla rotonda ,
dall'insegna al prato , tutto sembra di plastica ed artefatto , ci
sembra di essere finiti all'interno del film “ Truman Show “ .
Decidiamo
di far strada con i tifosi del Wimbledon , che ovviamente ci portano
dritti dritti al pub , che anche a chiamarlo così mi vergogno un po' ,
poiché sembrava più l'Ikea con il bancone , perchè tutto era nuovo
,areato , pulito , ed organizzato , cioè tutto il contrario di un pub
tipico inglese che tanto amiamo.
Decidiamo di risollevarci di molare
con una full english breakfast , mentre i tifosi dei Dons , in assoluta
maggioranza scherniscono due ragazze con la maglia del MK con cori
abbastanza goliardaci , sempre però nel rispetto dell'avversario e nel
clima abbastanza festoso .
E questo è ciò che più ci ha colpito ,
perchè in altri paesi sarebbero accadute rivolte,risse e quant'altro ,
mentre loro hanno alzato la testa , rimboccato le maniche e adesso
possono essere orgogliosi di ciò che sono senza creare problemi come
risse e sfociare in violenza un passato non proprio felice con loro .
Si
fa ora e decidiamo di avviarci verso lo stadio , che in linea d'aria
dal pub sembrava vicino , ma che in pratica ci ha costretti a vagare per
più di un'ora a piedi ai bordi di una superway , ed alla fine anche a
perderci , accorgendoci di non essere i soli , e maledicendo la scarsa
organizzazione e segnaletica di MK.
Arriviamo finalmente allo stadio
quando la partita sta per iniziare , e superati i tornelli elettronici ,
la marea di cappellini e sciarpe giallo-blu è incredibile , davvero una
grande colpo d'occhio !
Oltre al colpo d'occhio , si fanno sentire
anche , con i loro classici cori d'orgoglio , cantando ovviamente di
essere loro gli unici e veri Dons , e come dargli torto .
Lo stadio
ovviamente è un gioiello di modernità , costruito nel 2007 è dotato di
tutti i comfort per i tifosi , anche se il secondo anello è chiuso e
senza spalti , ovviamente perchè si pensa in grande , e qualora i MK
dovessero raggiungere traguardi prestigiosi verrà aperto .
La
partita scorre tranquillamente per i primi 40 minuti , con un Wimbledon
che gioca di ripartenza , aspettando nella propria trequarti il MK , e
proprio quest'ultimo al quasi scadere del primo tempo realizza un gran
gol dalla distanza con Gleeson , che gela per più di un attimo i tifosi
del Wimbledon e anche noi .
Girandomi intorno noto con piacere
tantissimi tifosi non del Wimbledon , ma con sciarpe del Wycombe ,
Fulham , Barnet , insomma la solidarietà per i Dons arriva da qualsiasi
tifoso , e questa ovviamente è una cosa tipicamente inglese e veramente
dovrebbe far riflettere tanti “tifosi “ del giorno d'oggi.
L'arbitro
fischia la fine del primo tempo , e decidiamo di avviarci verso il bar
interno dello stadio , dove i tifosi continuano a cantare al di là del
gol subito pochi secondi fa , perchè l'importante per loro non è il
risultato finale della partita , ma ciò che stanno dimostrando e che
hanno dimostrato , ovvero che il calcio dei tifosi batte e batterà
sempre il calcio dei soldi , anche se le sfide con il tempo diventano
sempre più difficili , soprattutto al giorno d'oggi , con sceicchi e
miliardari pronti a rilevare la prima squadra di turno per ottenere
facili soldi , distruggendo nel mentre le tradizioni , i colori e la
storia del club ( qualcuno ha detto Cardiff ?! )
Si ritorna dal bar
con qualcosa in più nello stomaco , pronti a gustarci il secondo tempo ,
che parte con uno spaventanto Wimbledon , come se il gol subito gli
avesse spezzato le sforze , ma tutto ciò viene smentito quando Midson al
59' con un colpo di testa potentissimo butta il pallone alle spalle del
portiere del MK , proprio sotto la curva occupata dai tifosi del
Wimbledon , che esplodono compresi noi in un boato incredibile , come se
lo stadio stesse per implodere !
Da lì poi parte l'invasione di
campo di una ventina di tifosi , che corrono ad abbracciare i propri
giocatori , in un tripudio di colori giallo-blu , alla quale anche gli
stewards non oppongono resistenza , capendo il particolare momento ed
il significato di questa invasione , non tanto per il gol , ma come per
una liberazione dopo quasi 10 anni da quel spiacevole avvenimento .
Finalmente
adesso i tifosi si sono liberati di questo peso , come se adesso la
fenice fosse rinata completamente dalle proprie ceneri , e librata in
volo più bella che mai .
Dopo l'entusiasmo generale durato tanti
minuti , si ritorna alla partita , che vede adesso i Dons sull'onda
della gioia , costruire occasioni ed un buon possesso palla , mentre il
resto dello stadio è completamente silenzioso.
La partita va avanti
con il Wimbledon che crea occasioni ma che sbaglia in modo clamoroso
quella più importante , quando sui piedi di Gregory arriva l'occasione
che i tifosi giallo-blu aspettano da 10 anni , ovvero battere il MK , ma
l'attaccante dei Dons manda incredibilmente a lato a tu per tu con il
portiere , e a pochi minuti dalla fine.
E come volevasi dimostrare ,
la storia sfortuna del Wimbledon continua , quando dopo una decina di
rimpalli in area Dons , Otsemobor con una serie di deviazioni mette a
segno al 90' il gol del 2 a 1 , che sigilla la vittoria del Franchise FC
, come mi piace chiamarlo , proprio quando con il mio compagno di
viaggio stavamo già iniziando a studiare e progettare come ottenere i
biglietti per il replay.
Ovviamente la delusione nel settore away si
taglia a fette , il silenzio è cupo , ma quando dopo pochi attimi
l'arbitro segnala la fine della partita , e i giocatori del Wimbledon
vanno sotto la curva a ringraziare i propri tifosi , la curva dei Dons
diventa una bolgia di cori e applausi , che durano per una decina di
minuti , come a voler sottolineare ancora una volta l'importanza
dell'esserci e non del risultato finale .
Usciamo dallo stadio e
ancora una volta ci perdiamo per trovare la stazione , poiché la città è
veramente sprovvista di segnaletica e quant'altro , e anche 'sta volta
ritorniamo accompagnati dai tifosi Dons , che sul treno non lesinano
cori e canti .
Per chi volesse approfondire la storia complicata
del Wimbledon che io ho rassunto in poche righe , ma che sono solo la
punta dell'iceberg di quello che successe più di 10 anni fà , consiglio a
tutti di leggere il libro “ Noi siamo il Wimbledon “ di Stefano
Faccendini .
Bello!!!!!
RispondiEliminaNo al calcio moderno!!
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